Finiture: la finitura dei pavimenti in cotto
Condividi su FacebookLa finitura, in fase di lavorazione del cotto fatto a mano, è il passaggio che alla fine fa la differenza. Poter scegliere quale “volto” dare ad un unico prodotto quale il cotto, è un vantaggio che solo la finitura ci può dare. Secondo quella che si sceglie infatti, possiamo conferire ad un pavimento o qualunque superficie, un aspetto invecchiato od al contrario moderno, raffinato o grezzo, insomma quello che più sia in linea con l’ambiente.
La finitura interessa soltanto la superficie del manufatto e può essere eseguita manualmente o con l’ausilio di macchinari, a crudo o sul cotto, sul pezzo singolo o direttamente sull’intera superficie già posata, o comunque senza alcun processo in caso di finitura grezza. Il tutto dipende dall’effetto finale che si vuole conferire, sia per esigenze tecniche o pratiche, sia invece semplicemente per puro gusto personale.
Le finiture che si possono ottenere sono dunque: grezzo, carteggiato , levigato, cotto arrotato.
Essenzialmente si differenziano dal grado di usura, che più o meno incisiva, identifica il cotto come appunto grezzo, carteggiato o levigato.
Perché la finitura possa effettivamente valorizzare qualunque superficie, adattandola perfettamente all’ambiente, sarebbe opportuno che la scelta fosse guidata da personale esperto, ed eseguita secondo procedimenti ben precisi, volti ad ottenere un effetto quanto più suggestivo e “realistico” possibile, evitando quindi il rischio di danneggiare un prodotto che invece è già così bello per sua natura.