Trattamento e pulizia del cotto
Condividi su FacebookLa produzione artigianale del cotto, arrivato fino a noi da un’antica tradizione che risale agli Etruschi, comporta molteplici fasi che portano alla creazione di un prodotto finito di ineguagliabile bellezza. La maggiore o minore presenza di materiali ferrosi nell’argilla, prodotto primario, genera una diversa tonalità di colore che va dal rosso amaranto all’ocra.
Il cotto è sempre più richiesto nel mercato dell’edilizia, grazie ad una rivalutazione che lo ha portato da materiale per case rurali a pregiata parte integrante in molte forme di architettura. La sua cura richiede alcuni trattamenti che garantiscano, nel corso del tempo, la sua caratteristica unicità e nello stesso tempo lapraticità di utilizzo.
trattamenti antimacchia cotto fatto a mano
Il cotto è un materiale che non richiede molta cura e manutenzione. Già dopo la messa in posa e dopo e la stuccatura delle fughe, infatti, è necessario compiere un trattamento che ha una doppia funzione. Da un lato lo deve rendere protettivo nei confronti di tutte quelle sostante che possono alterarlo, per esempio le sostanze acide come aceto, succo di limone o ancor di più candeggina o ammoniaca. Nello stesso tempo il trattamento non deve essere aggressivo, al fine di non intaccare la natura stessa del cotto. Il lavaggio, eseguito con un acido, assoluto o diluito con acqua, deve essere eseguito dopo venti giorni se la posa è avvenuta nei mesi più caldi dell’anno, mentre ne occorrono quaranta per una posa effettuata nei mesi più freddi dell’inverno. Con tale processo, effettuato con spazzole speciali, sono rimossi tutti i residui di malta o in generale dei residui cementizi. I pori vengono puliti in profondità e questo trattamento consentirà anche di eliminare gli elementi salini presenti normalmente nell’argilla, che con l’umidità tendono ad andare verso l’altro e a formare antiestetiche macchie bianche.
Questa prima fase è particolarmente importante perché consente una successiva manutenzione ordinaria particolarmente agevole.
Segue poi una fase di impermeabilizzazione e di ceratura che è differente a seconda della destinazione d’uso del cotto stesso. Se il cotto si trova in ambienti esterni e quindi in un luogo più facilmente attaccabile da agenti atmosferici, come pioggia, grandine e sole, avrà bisogno di un trattamento impermeabilizzante particolare, che non prevede comunque la ceratura, proprio perchè più facilmente attaccabile dalla natura. In zone che prevedono banchetti o cene si applicano prodotti idrorepellenti e antimacchia. sempre negli ambienti esterni, chiaramente, le fasi iniziali della messa in posa dovranno aver concepito pendenze particolari che consentano il drenaggio e il deflusso dell’acqua.
Per il cotto posato in ambienti interni, è sufficiente, invece, l’utilizzo di prodotti idrorepellenti e traspiranti che potranno essere a base di oli vegetali o prodotti sintetici: avranno il compito di preservarlo dal normale sporco quotidiano e nello stesso tempo di impermeabilizzarlo.
La ceratura, tipica degli ambienti interni, consentirà di terminare il processo di protezione del cotto esaltandone la bellezza. con la ceratura il cotto verrà, infatti, conferito di nuovo lustro secondo il risultato che si vorrà ottenere: potrà essere opaca, lucida o satinata. La tipologia di ceratura applicata consentirà al cotto di cambiare colore, pertanto è particolarmente importante scegliere il miglior trattamento in rapporto, oltre che alle esigenze di natura tecnica, anche a quelle di natura estetica.
Il cotto così trattato diventerà un rivestimento unico ed inconfondibile